Quanto deve allenarsi una ragazza che fa sport ?

11-03-2021 15:52 -

A volte si parla di questo argomento con genitori, ragazze, atlete: quanto e' il numero giusto di allenamenti per una ragazza che fa sport, nel nostro caso pallavolo, alle varie età?

Beh non ho figli, ma sono in palestra da quasi 40 anni e comincio ad avere una idea ben chiara, che probabilmente sconvolgerà molti genitori.

Io credo che una ragazza o un ragazzo dai 10 ai 25 anni dovrebbe andare al centro sportivo tutti i giorni, per circa un'ora e mezzo, o due al giorno. In piu' dovrebbe avere un impegno di una partita, una gara nel fine settimana.
Sto parlando di un ragazzo o una ragazza senza velleità sportive di alto livello o professionismo, con un solo interesse oltre alla scuola.

Se un adolescente avesse un altro interesse costante (suonare uno strumento, esperienze di boyscout, lavori manuali ecc...) allora penso che ogni giorno dovrebbe essere riempito comunque sempre da una di queste attività manuali, per almeno due o tre ore al giorno.


IL PUNTO DI VISTA (SPESSO) DEI GENITORI

Spesso e volentieri il punto di vista dei genitori e' che 2 allenamenti a settimana vanno bene, forse 3 allenamenti, poi e' troppo.

Ma siamo sicuri che vorremmo questi figli ? Li vorremmo per 3 giorni a settimana a studiare per 10 ore al giorno ? Oppure li vorremmo sul divano, o con il tablet o lo smartphone in mano ?

Come vorreste che vostro figlio impegnasse il tempo per la sua crescita, se togliete giustamente la parte scolastica dalla mattina e il pranzo, diciamo fino alle 14,30 ? Provate a razionalizzare e creare una tabella.

Capisco che poi ci sia una difficoltà organizzativa delle famiglie in cui spesso oggi lavorano entrambi i genitori. Ma questo e' un altro discorso, da affrontare in altra sede.

LA MIA PROPOSTA DI UNA TABELLA IDEALE DI ORGANIZZAZIONE DELLE GIORNATE

Provo ad esprimervi con calma il mio punto di vista.
Penso alla vita dei ragazzi e delle ragazze, come la vorrei per un ipotetico mio figlio.
Io non vorrei che mio figlio passasse 5 ore a scuola la mattina, e poi 5 ore di studio al pomeriggio. Perche' questo sarebbe se facessero scuola dalle 8,00 alle 13,00 e poi studiassero dalle 14,30 alle 19,30.
Non lo vorrei ma soprattutto non glielo augurerei.

So per certo che la formazione non passa solo dalla conoscenza scolastica, ma da molte esperienze che il ragazzo o la ragazza possono fare nei loro anni di crescita. Dalla manualità, dalla conoscenza e la cura del proprio corpo, dalla socializzazione e rapporto con coetanei. Ritengo che sia essenziale conoscere ed insegnare a curare il proprio corpo, insegnare che un corpo allenato e' molto piu' funzionale e forte che di un corpo che sta a sedere 12 ore al giorno. Ma soprattutto che anche la mente beneficia di un corpo sano. La nostra vita ne beneficia.

Penso anche che una ragazza di 14 anni che non impara a gestirsi il proprio impegno scolastico con 3 ore di studio al giorno ( di media) avrà dei grossi problemi nella organizzazione della propria vita.

Penso che dovremmo vietare di studiare al pomeriggio per più di 3 ore al giorno.
Penso che dovremmo insegnar loro a sfruttare il tempo, ad organizzarlo ed ottimizzarlo.
Se organizzano il loro tempo e fanno esperienze in più saranno più grandi, più forti.

Inoltre questo aiuta nella gestione dell'ansia e degli impegni.
Se non sono mai sicuro di aver studiato abbastanza, ogni volta che c'è una interrogazione, un compito al giorno dopo, la giornata diventa sempre e solo studio. Ma in questo modo significa che quando sarò al lavoro ogni volta che avrò un impegno, una consegna, devo annullarmi la giornata precedente. Non può essere!

Io devo saper gestire il mio lavoro e i miei impegni per non annullare la mia vita o sarò uno schiavo del mio lavoro.
Mi alzerò la mattina sempre con l'ansia di correre e non riuscire a ritagliarmi 2 ore per altri interessi.

Penso che sapere relazionarsi con sfide diverse possa essere un ottimo spunto di crescita e credo che lo sport in questo aiuti molto. Penso che anche la relazione con la sconfitta, con la vittoria, soprattutto se conquistata con impegno e fatica, sia un ottimo punto di crescita.

Negli anni 60/80 molti circoli ricreativi, gestiti da parrocchie o da circoli dopolavoro, avevano il campetto di calcio o di basket o di pallavolo. Io mi ispiro molto a quella Italia. Un ragazzo che passa 2 ore a giocare, a divertirsi, a impegnarsi per imparare qualcosa e crescere lo immagino molto su quei campi. Lo immagino ad inventare sfide con gli amici, a risolvere litigi con gli amici.
Lo immagino a crescere.

Negli anni 2020 non c'è più quella Italia dei circoli ricreativi e se mi chiedessero quale sarebbe la giornata ideale per una ragazza di 12 anni io risponderei che la mattina dovrebbe andare a scuola, tornare a casa a pranzo. Poi la vedrei nel pomeriggio passare 2 ore all'aria aperta a giocare con le amiche, quando c'e' il sole e il tempo lo permette, o nello stesso modo in palestra. E poi 2 o 3 ore di compiti. Non vorrei che l'attività scolastica impegnasse ragazzi e ragazze per piu' di 8 ore al giorno!

Eventualmente se un adolescente avesse piu' interessi lo vedrei volentieri a studiare musica, imparare uno strumento musicale, imparare un mestiere con le mani come il falegname, lavorare il legno, oppure ad imparare a cucinare, o a fare attività come accendere un fuoco, come i boyscout. Oppure a camminare, ad andare in bicicletta. Ma anche qui si torna allo sport.

Non lo vorrei vedere sul divano alla tv se non dopo cena per un'ora di relax. Figuriamoci se lo vorrei vedere ore a sedere davanti ad un tablet, ad un pc o un telefono (smartphone).

Quello che lo sport riesce a dare in piu' a tutte le attività sopra e' la conoscenza del proprio corpo. Ovvero la conoscenza del compagno piu' importante di tutta la nostra vita.

Sapete io non auguro mai ad una bambina di 10 anni di diventare una giocatrice di serie A.
Io auguro sempre loro di arrivare a giocare fino a 40 anni, di avere il suo gruppo di amiche in palestra fino a 40 anni, di vederle 30-enni e contente con le loro amiche, oltre alle loro famiglie, a giocare in giro per i campi, a fermarsi a mangiare le pizze tutte insieme ... io auguro loro questo. Perche' questo e' il piu' bel regalo che lo sport potrebbe far loro.


L'ATTIVITA' MOTORIA IDEALE:

Alle 18:00 ? Fine studio!!! Tutti in palestra o al campo !!!
Oppure alle 15:00 / 17:00 tutti in palestra e poi dalle 17:00 alle 20:00 si studia per il giorno dopo.

Bambini e bambine dai 6 ai 10 anni ? 5 giorni a settimana con attività motoria: 4 allenamenti a settimana in palestra più la partita.
Dai 10 ai 25 anni ? 6 giorni a settimana di attività motoria: 5 allenamenti più la partita (oppure 4 + 2)
Dai 25 ai 35 anni ? 4 giorni di attività motoria: 3 volte a settimana più la partita
Dai 35 anni in su ? impegna almeno 3 giorni della tua settimana.

Deve essere un centro di vita.
Deve essere una parte essenziale della nostra vita.


LA PROPOSTA DELLO SPORT CON 6 IMPEGNI A SETTIMANA, FOLLIA ?

Una società sportiva che riuscisse a proporre ad un gruppo giovanile 6 impegni a settimana ( 5 allenamenti + 1 partita, oppure 4 allenamenti + 2 partite) sarebbe veramente fantastica a mio avviso.

Sarebbe una proposta fantastica perchè permetterebbe anche di gestire una assenza ogni tanto per sovra-studio, o impegni extra (un appuntamento dal dentista, ad esempio).

Sarebbe una proposta fantastica perche' offrirebbe al ragazzo o ragazza un posto, un campus, dove crescere, controllato e stimolato.

Il problema e' che è spesso improponibile, per la disponibilità degli impianti sportivi, per i costi da sostenere tra impianti, allenatori, pulizie e materiale. Ma ce ne fosse !!!

ALLENATORI DI VOLLEY: COME GESTIRE QUESTI IMPEGNI

Beh... con tutte queste ore a disposizione ovviamente la proposta dovrebbe essere molto diversificata. Ad esempio a mio avviso non potrebbero essere 5 allenamenti di forza o di tecnica.

Noi allenatori dovremmo differenziare il lavoro con giorni di gioco puro e attività ludica dove ogni atleta possa mettere in pratica liberamente cosa ha imparato. In una società di pallavolo ad esempio sarebbe fantastico il giorno delle sfide!!! Due contro due, tre contro tre, nei campetti, all'aperto al chiuso, nei tre metri, fuori dai 3 metri, a rete bassa, a rete alta ... le varianti sarebbero infinite. In questi giorni l'allenatore deve insegnare solo a divertirsi e sfruttare quello che e' stato imparato, a trasmettere la sana mentalità sportiva di sfida, la capacità di vincere e l'accettazione a perdere, lo scherno tra amici colleghi atleti.

Dovremmo lasciare del tempo, nel gioco alla loro socializzazione. Al rapporto tra di loro, a costruire qualcosa insieme, mescolando spesso coppie e terzetti e creando legami molto forti tra le atlete / atleti.

Noi allenatori dovremmo proporre un lavoro di conoscenza del proprio corpo. Conoscenza muscolare (pratica e poco teorica), conoscenza ossea e scheletrica. Forse anche con piccoli accenni ad una cura del corpo, ad un rispetto del proprio corpo, con cenni ad una sana alimentazione (senza entrare in materie ultra complicate con conoscenze mediche lasciate a dottori e nutrizionisti).

Probabilmente molto piu' stretching e allungamento.

Ma vi immaginate una ragazza o un ragazzo, che cresce con queste possibilità ?
Quanto potrebbe essere forte nella propria vita ?
Ma soprattutto ... quanto divertimento gli avremmo regalato in questo caso.

Perche' non dimentichiamoci che ci impegniamo sempre per un solo scopo: per star bene.
E cosa c'è di piu' "star bene" che non divertirsi ?